Dynamite girl. Gabriella Antolini e gli anarchici italiani in America by Filippo Manganaro

Dynamite girl. Gabriella Antolini e gli anarchici italiani in America by Filippo Manganaro

autore:Filippo Manganaro [Manganaro, Filippo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Nova Delphi
pubblicato: 2023-03-03T23:00:00+00:00


Una delle rare immagini di Gabriella Antolini.

La polizia, nel corso delle indagini, perquisisce la casa di D’Angelo trovando pubblicazioni anarchiche, tra cui un pamphlet sul “complotto di Milwaukee”. “Era un anarchico, membro degli IWW”, concludono gli investigatori che, per il resto, non faranno un solo passo in avanti nelle indagini sull’omicidio. “Sono certa che non è stato ucciso per avermi aiutato” afferma Gabriella, ma per la stampa l’idea di connettere Dynamite girl a questa nuova storia di violenza è troppo ghiotta e, il 2 settembre, arriva una clamorosa conferma dal “Tribune”: “IL FRATELLO DI LINDA JOSE ARRESTATO PER OMICIDIO!”.

Nella confusa cronaca del giornale, Gabriella è ridiventata Linda e Luigi si trova tramutato in Lewis Antolina, ma ciò che interessa ai lettori sono i succosi dettagli della vicenda: una certa Maria D’Onofrio, cognata di D’Angelo, ha denunciato l’intenzione della sorella Catherine di liberarsi del marito per sposare Luigi, inducendo quest’ultimo a commettere l’omicidio. I titoli cubitali sugli anarchici assassini e rovina-famiglie si sprecano finché, il 5 ottobre, un trafiletto a pagina 13 rivela “Due arrestati per omicidio sulla base della sua denuncia; possibile errore.” Maria D’Onofrio, da tre settimane messa sotto protezione dagli investigatori come testimone chiave, si era presentata il giorno precedente alla stazione di polizia in evidente stato confusionale, chiedendo di parlare con “quelli della squadra antimafia.” Solo a quel punto era stata fatta qualche ricerca sulla donna per scoprire che, fino a poco tempo prima, era internata in un ospedale psichiatrico: lo stesso nel quale viene prontamente riportata facendo cadere nel dimenticatoio tutta la vicenda.

Il 21 ottobre Gabriella è condannata a 18 mesi da scontare al Missouri State Penitentiary di Jefferson City e 2000 dollari di multa. È il massimo della pena per il reato di trasporto di esplosivi senza l’aggravante del movente terroristico che, grazie al granitico rifiuto dell’imputata di confessare e coinvolgere altre persone, il giudice Kenesaw Mountain Landis riesce a comminare. Si era comunque sfogato poche settimane prima condannando a pene fino a vent’anni un centinaio di dirigenti IWW.



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